giovedì 10 gennaio 2008

Pictures

Non vengo bene nelle fotografie.
Diciamo pure che le odio.
Le odio.
Il problema risiede nel momento.
Il motivo per il quale piacciono tanto, il momento, l'istante.
Raccolgono tutto questo e lo pietrificano.
Io invece non sopporto l'attimo.
Io non sono un qualcosa di istantaneo, una scintilla, uno schiocco di dita.
Io sono un fiume.
Un fiume di sentimenti.
Come puoi fotografare una parte e spacciarla per il tutto.
Vengo malissimo in foto.
Malissimo.
Io sono fatto di sfumature, di anelli uniti l'un l'altro sino a formare una catena infinita.
Non puoi beccare un anello e spiegare la vita di tutti gli altri.
Molti si accontentano di essere immortalati.
Io non riesco.
Mi fa rabbia.
La gente continua a scambiarsi foto, altri hanno interi book, altri ancora hanno invece paura di essere fotografati.
Il più grande inganno della nostra generazione è la fotografia.
Dispensa falsità e sentimenti prefabbricati.
La prova delle mie parole risiede nei sogni e nei pensieri.
Nessuno può fotografare un pensiero od un sogno.
Per quanto accurata, una foto sarà sempre e comunque uno specchio istantaneo.

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